martedì 26 maggio 2015

Una delle prime fotografe che documentarono la grande depressione: Dorothea Lange

Dorothea Lange nel 1936
Dorothea Lange nasce il 26 maggio del 1895 a Hoboken in New Jersey.
All´età di 7 anni si ammala di poliomelite, una malattia che le causa la paralisi della gamba destra e che la rende claudicante per il resto della sua vita. Nel 1907 il padre abbandona la famiglia e la madre decide di trasferirsi a Manhattan dalla sorella. Dorothea viene iscritta ad una scuola frequentata da soli ebrei e ha grosse difficoltà di inserimento. Nella sua autobiografia sottolineerà più volte la profonda infelicità e solitudine della sua adolescenza. Con grande fatica riesce a diplomarsi e a 18 anni decide di voler dedicare la sua vita alla fotografia. La madre non approva questa decisione e le impone un corso di formazione per diventare insegnante. Dorothea non rinuncia al suo sogno e trascorre tutto il suo tempo libero presso studi fotografici e frequentando un corso di fotografia presso l´Università della Columbia.
Nel 1917 a San Francisco entra a far parte di un gruppo di fotografi che le mettono a disposizione una camera oscura. Due anni dopo riesce ad aprire il suo studio fotografico e a raggiungere l´indipendenza economica ritraendo persone ricche e facoltose. 


La grande depressione: uomo disoccupato presso un negozio vuoto, 1935, Franklin D. Roosevelt Presidential Library and Museum.
 Il 24 ottobre del 1929 la sua vita e quella degli Stati Uniti cambia radicalmente. In questo giorno, passato alla storia come il "giovedì nero", crolla la borsa di New York e inizia la crisi economica e finanziaria che sconvolge l´economia mondiale degli anni venti. Dorothea esce dal suo studio fotografico e comincia a fotografare le grandi proteste, gli scioperi, gli uomini e le donne in fila per ricevere del cibo o addormentati davanti agli uffici del lavoro. 

Figlia di contadini durante un trasferimento, 1935
É fermamente decisa a voler documentare gli effetti della grande depressione attraverso fotografie che raccontano il dramma degli ultimi e degli emarginati, di coloro che hanno perso tutto e che si mettono in cammino alla ricerca di un qualsiasi lavoro. Ritrae famiglie di contadini che hanno abbandonato i loro campi e le loro case a causa delle tempeste di sabbia provocate da decenni di tecniche agricole sbagliate e dalla mancanza di rotazione delle colture. 

Bambini dell´Oklahoma in fuga dalla siccità in un campo per migranti in California, 1936.
 Nel 1936 scatta la sua foto più famosa "Migrant Mother" in cui ritrae la trentaduenne Florence con i suoi tre figli nei pressi di un campo di piselli in California. Così Dorothea descrive quell´ incontro che rappresenterà il simbolo di un´epoca:

Migrant Mother, 1936
I saw and approached the hungry and desperate mother, as if drawn by a magnet. I do not remember how I explained my presence or my camera to her, but I do remember she asked me no questions. (..) I did not ask her name or her history. She told me her age, that she was thirty-two. She said that they had been living on frozen vegetables from the surrounding fields, and birds that the children killed. She had just sold the tires from her car to buy food. There she sat in that lean-to tent with her children huddled around her, and seemed to know that my pictures might help her, and so she helped me. There was a sort of equality about it.

(vidi la madre disperata e mi avvicinai come attratta da una calamita. Non ricordo come le spiegai la mia presenza o la mia macchina fotografica ma ricordo che lei non mi fece domande. Non le chiesi del suo nome o della sua storia. Mi disse quanti aveva: trentadue. Mi raccontò delle verdure gelate dei campi circostanti su cui avevano vissuto e degli uccelli che avevano ucciso i bambini. Aveva appena venduto i pneumatici della sua macchina per comprare del cibo. Era seduta in quella tenda con i suoi bambini rannicchiati intorno a lei, sembrava sapere che le mie foto avrebbero potuto aiutarla, così come lei aiutò me. C´era una sorta di parità a questo proposito.)

Un mezzadro in concessione nell´Imperial Valley in California, 1937

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