mercoledì 6 gennaio 2016

La Befana di Giovanni Pascoli


Viene viene la Befana,
vien dai monti a notte fonda.
Com´è stanca!
La circonda neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.

Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello,
e il gelo il suo pannello,
ed è il vento la sua voce.

E si accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare,
or più spesso or più lontano.
Piano piano, piano piano.

Che c´è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c´è dentro questa villa?

Guarda e guarda...tre lettini
con tre bambini a nanna, buoni.
Guarda e guarda...ai capitoni
c´è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini...

Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale:
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?

Coi suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Coi suoi doni mamma è scesa.

Albert Anker, Giovane madre che osserva il figlio mentre dorme, 1875, olio su tela, 36,5x46,5 cm.

La Befana alla finestra
sente e vede, e si allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra:
trema ogni uscio, ogni finestra.

E che c´è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c´è nel casolare?

Guarda e guarda...tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra le cenere e i carboni
c´è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...

E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
 
Christian Krohg, Madre con figlio, 1883, 48x53 cm, National Gallery (Norway)
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch´è l´aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.

La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c`è chi piange e c´è chi ride:
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.